23 febbraio giornata nazionale dei dolci quaresimali

Pubblicato il: 06/02/2021 00:00

Il 23 febbraio si celebra la giornata nazionale dei dolci quaresimali, i tipici dolcetti pasquali genovesi. Puoi trovarli alla Pasticceria Tagliafico di Genova se li hai già mangiati e ti sono piaciuti o se non li hai ancora assaggiati e vuoi scoprirne il sapore.

La ricetta dei dolci quaresimali di Tagliafico è quella della tradizione e unisce un gusto delizioso a un aspetto elegante e delicato. Li prepariamo con una base di morbida pasta di mandorle aromatizzata con acqua di arancia che poi farciamo con una pasta di zucchero al pistacchio o al cioccolato o della marmellata di albicocca.

Perché il 23 febbraio è la festa dei dolci quaresimali?

L’ultima settimana di febbraio segna la conclusione del Carnevale in tutta Italia. E’ il momento di lasciarsi alle spalle giochi e scherzi e di entrare nella Quaresima, il periodo di quaranta giorni che si conclude con la Pasqua di Risurrezione.

L’inizio della Quaresima non cade in un giorno fisso dell’anno, come il Natale o l’Epifania. Ma per celebrare i dolci che si mangiano in queste settimane per semplicità è stata scelta la data del 23 febbraio.

I quaresimali genovesi sono certamente i dolci pasquali più caratteristici e famosi, un vero vanto della pasticceria ligure. Ma anche le altre regioni hanno prodotti dedicati a questa ricorrenza che col tempo si sono diffusi in tutta Italia. O che almeno hanno occupato una piccola ma solida posizione di nicchia. Naturalmente il primo pensiero va agli omonimi dolcetti preparati in Sicilia e nel Lazio.

I biscotti quaresimali siciliani

I quaresimali siciliani sono preparati con scorze d’arancia candite, zucchero, cannella, noce moscata, albume d’uovo e mandorle. L’impasto viene poi modellato a forma di filoncino e tagliato in strisce cotte in forno.

Il risultato è un biscotto croccante e aromatico del tutto simile ai cantucci di Prato. Quale dei due è quello originale? La versione toscana dispone di prove consistenti che certificano la sua origine. Fra i documenti esiste addirittura una citazione che risale all’edizione del 1691 del dizionario dell’Accademia della Crusca.

Tuttavia il cantuccino toscano contiene anche burro, un condimento di origine animale che non è permesso durante la penitenza pasquale. Invece il dolce siciliano nasce proprio come biscotto conforme alle regole del digiuno quaresimale.

I dolci quaresimali del Lazio

Il quaresimale laziale è una versione del ben noto maritozzo, il classico dolce da caffetteria che i romani scelgono per la loro colazione.

La ricetta è la stessa e prevede per entrambi un impasto di farina, lievito e acqua aromatizzato con uvetta, pinoli e canditi. Dopo la cottura in forno vengono coperti di glassa per dargli un aspetto lucido.

Cambiano invece la forma e le dimensioni. Il maritozzo è simile a una pagnotta ovale mentre il quaresimale è piccolo e tondo.