Il 28 marzo è la giornata nazionale della colazione con le brioche, la regina dei dolci del mattino che non può mancare a fianco di un caffè, un cappuccino o un succo di frutta.
Partecipa anche tu a questo evento che verrà celebrato alla Pasticceria Tagliafico di Genova non solo con soffici e calde brioche appena sfornate ma anche con tutte le delizie che ti piace mangiare durante il primo pasto della giornata: chifferi, kranz, olandesine, lingue ungheresi e croissant farciti di crema.
Breve storia della colazione
La colazione è un rito antichissimo. Le sue origini si possono rintracciare nel momento in cui allevamento e agricoltura aumentano la disponibilità di cibo, quando l’essere umano non mangia più quello che trova ma inizia a organizzare i propri pasti in funzione delle sue attività quotidiane.
Una delle prime testimonianze sulla colazione ce la fornisce il poeta Omero. Nel XVI canto dell’Odissea racconta che Ulisse, appena arrivato a Itaca, condivide con il fedele porcaro Eumeo il primo pasto della giornata a base di maiale arrosto, pane e vino. All’epoca doveva essere questo il menù della maggioranza dei greci, con l’aggiunta di frutta, olive e miele.
Nell’antica Roma i pasti erano divisi fra lo ientaculum, la prima colazione, il prandium, il pranzo, e la coena, la cena serale. Solo quest’ultima si svolgeva con calma intorno a una tavola apparecchiata. Lo ientaculum era invece consumato in fretta ricorrendo agli avanzi del giorno precedente o a del semplice pane condito con formaggio, olio o fichi. Si beveva già il latte, anche se gli adulti non disdegnavano di bere del vino dolce già alle prime ore del mattino.
Nel Medioevo lo ientaculum si trasformò nell’asciolvere, in latino “sciogliere il digiuno notturno”. La Chiesa però condannava chi appena sveglio cedeva subito ai peccati della gola e non era capace di attendere fino a mezzogiorno. Ma la regola del digiuno mattutino veniva rispettato solo dai nobili e dai ricchi borghesi, che potevano concedersi il lusso di restare a stomaco vuoto fino all’ora di pranzo. I contadini e le classi più umili che dovevano affrontare una dura giornata di lavoro consumavano all’alba una minestra con del pane. Spesso questo era il loro unico pasto giornaliero.
Con il Rinascimento il pasto del mattino viene nuovamente legittimato. Anzi, sono gli stessi monaci a coniare il termine colazione dall’abitudine di ascoltare in questo momento le Collatio, raccolte di testi giuridici e religiosi.
Sempre in quel periodo il commercio con l’Asia e la scoperta delle Americhe portano in Europa il tè, il caffè e la cioccolata, gli ingredienti delle tradizionali bevande del mattino. Ma solo le classi più privilegiate possono permettersi di acquistarle nelle botteghe del caffè o nelle cioccolaterie. Il popolo, almeno quella parte che se lo poteva permettere, aggiungeva invece al latte l’orzo tostato e macinato.
Solo negli anni sessanta, grazie al boom economico, nasce la moderna colazione del mattino all’italiana a base di caffè, cappuccino, brioche e di tutte le sue varianti locali, dal cornetto al maritozzo.
L’importanza del primo pasto della giornata
La colazione è il pasto più importante della giornata. Non è il solito tormentone che ci vien voglia di ignorare ma un importante consiglio da seguire per la nostra salute. Infatti molti studi hanno dimostrato che una buona alimentazione mattutina migliora la memoria, la capacità di concentrazione, la logica e la creatività.
Rinunciare alla colazione non aiuta invece a mantenere la linea e a combattere l’obesità. La spiegazione è semplice. Chi si illude di cavarsela con uno yogurt o un caffè senza zucchero non riuscirà a resistere nelle ore successive ai morsi della fame. Cederà così alle tentazioni offerte dai distributori di patatine e di snack dolci e salati, cibi ipercalorici che non saziano lasciando un fastidioso senso di fame.
Anche gli anziani non devono sacrificare questo pasto, un’occasione importante per fornire all’organismo proteine, vitamine e minerali.
Le regole di una colazione perfetta
Ecco alcuni suggerimenti per una colazione a regola d’arte:
- mangia con calma. Questo consiglio vale per tutti i pasti e non solo per la cena ma certamente è più difficile da seguire al mattino quando il tempo è tiranno. Eppure cerca di ritagliarti un quarto d’ora da passare seduto a tavola. Scoprirai quanto sia piacevole e rilassante sorseggiare il caffè e mangiare la brioche lentamente invece di ingoiare tutto d’un fiato;
- dai spazio alla fantasia. Varia il menù alternando cibi dolci e salati. Assaggiare un breakfast all’americana con uova e pancetta è un peccato che puoi concederti di tanto in tanto, soprattutto se prevedi che gli impegni ti costringeranno a saltare il pranzo;
- mangia frutta fresca. Preferisci una spremuta fatta al momento ai succhi già pronti. Oppure la sera prima prepara una macedonia di frutta di stagione. Spruzzandola con del succo di limone si conserverà senza annerirsi. Pensa anche al motto “una mela al giorno toglie il medico di torno”;
- preferisci prodotti freschi a quelli conservati. Tenere in dispensa merendine confezionate e buste di pan carré è una soluzione che ci permette di risparmiare tempo. Ma questi prodotti contengono sempre conservanti e additivi per mantenere l’impasto morbido. I dolci del mattino e il pane appena sfornati sono più sani oltre che più gustosi.