Il 30 novembre è la giornata nazionale del pandolce genovese! Nel corso dell’anno la Pasticceria Tagliafico ha reso omaggio a molte specialità dolciarie italiane e straniere: strudel, babà al rum, croissant e tanti altri dessert. Ma in questa data vogliamo onorare questo dolce squisito diventato ormai uno dei simboli della città di Genova.
Non smetteremo mai di ripetere che la storia di una comunità non è fatta solo delle imprese di grandi uomini e donne, di scoperte scientifiche o di opere d’arte. Ne fanno parte anche quelle che sembrano piccole cose ma che in realtà sono ciò che più sentiamo quando ci mancano. E cosa sarebbe per i Genovesi un Natale senza pandolce? Meglio non scoprirlo mai e continuare a trovarlo sulle nostre tavole. Non solo il 25 dicembre. E non solo nelle case della Liguria.
Perciò segnate sul calendario la data del 30 novembre perché quel giorno dovete venire alla Pasticceria Tagliafico. Troverete pandolci appena sfornati preparati con il lievito madre secondo la ricetta originale che rispettiamo da più di un secolo. E quando morderete la vostra fetta ricordatevi che non state solo mangiando un dolce, ma che state rendendo omaggio a uno dei simboli della Superba.
Il pandolce: cosa dire di più su questo fantastico dolce natalizio?
Abbiamo già parlato molto del pandolce nelle pagine di questo sito. Vi abbiamo spiegato la ricetta tradizionale, parlato della sua storia e raccontato alcuni aneddoti e qualche curiosità su questo dolce nato per celebrare le feste natalizie ma ormai consumato in qualsiasi mese dell’anno. Eppure ci sarebbe ancora tanto da dire. Si potrebbe persino scrivere un libro su questo argomento e chissà che un giorno non ci rimboccheremo le maniche e ci dedicheremo a quest’opera.
Intanto è una soddisfazione vedere che il pandolce è apprezzato da sempre più famiglie, non solo a Genova ma anche nelle altre città d’Italia e persino all’estero. Non consideriamo questo successo come una rivincita sul panettone, per decenni il re indiscusso del Natale. Sono due dolci che appartengono alla stessa famiglia e legati quindi come fratelli. Non vogliamo perciò vederli in competizione, ma fianco a fianco perché entrambi hanno uno scopo in comune: quello di dare un tocco speciale a quei momenti in cui amici e parenti si ritrovano assieme.
Ed è per rendere ancora più speciale il vostro pranzo, la vostra cena o anche una semplice merenda che vogliamo proporvi un modo originale di presentare il pandolce. Vi piace infatti il tiramisù? Allora perché non unire queste due delizie in un dessert facile da preparare? Il risultato sarà un dolce rinfrescante nei caldi giorni estivi, energetico nei freddi giorni invernali ma sempre delizioso.
La ricetta del tiramisù con il pandolce genovese che vi proponiamo qui di seguito ha il vantaggio di poter essere preparata in qualsiasi momento dell’anno, perché troverete sempre il pandolce alla Pasticceria Tagliafico di Genova.
Ricetta del tiramisù con pandolce genovese
Ingredienti e dosi per 6 persone
500 grammi di pandolce genovese
250 grammi di mascarpone
200 grammi di panna
6 uova fresche
150 grammi di zucchero semolato
3 tazzine di caffè
Un bicchierino di Marsala
Cacao in polvere
Preparazione
Separa i tuorli dagli albumi.
Mescola i tuorli e lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso.
Con un cucchiaio di legno lavora il mascarpone fino a renderlo cremoso e senza grumi.
Unisci il mascarpone ai tuorli e allo zucchero e mescola per ottenere una crema omogenea.
Monta gli albumi a neve, aggiungili alla crema e mescola per amalgamarli.
Mescola il Marsala con il caffè a temperatura ambiente.
Taglia il pandolce a fette dello spessore di un centimetro e delle dimensioni del contenitore che vuoi usare. Ti consigliamo una pirofila di vetro rettangolare.
Stendi uno strato di fette di pandolce, spruzzale con il misto di caffè e Marsala senza inzupparle e coprile di crema.
Procedi in questo modo, alternando gli ingredienti fino ad esaurirli.
Concludi con uno strato di crema che coprirai con il cacao in polvere.
Lascia riposare in frigorifero per almeno 12 ore prima di servire.