A Carnevale chiacchiere o frittelle? Questo è il dilemma

Pubblicato il: 17/02/2022 00:00

Chiacchiere e frittelle sono i dolci tipici della festa di Carnevale. Sia che festeggiate secondo il rito romano o, una settimana dopo, secondo quello ambrosiano sappiamo che offrirete a bambini, parenti e amici due bei vassoi con entrambe le specialità. E se volete potrete anche aggiungere le maschere di Carnevale al cioccolato, una creazione della Pasticceria Tagliafico da gustare in tre versioni: al cioccolato al latte, bianco e fondente.

Sono più buone le chiacchiere o le frittelle?

Ma voi cosa preferite: le chiacchiere o le frittelle? Il mondo non è diviso solo fra Est ed Ovest, conservatori e progressisti e amanti della pasta lunga o di quella corta. Infatti a partire dal giovedì grasso, quando i banconi di panetterie e pasticcerie si riempiono di dolci fritti e al forno, inizia il confronto fra due grandi gruppi rivali: quello della chiacchera e quello della frittella.

Voi a che gruppo appartenete o sentite di appartenere?

Se siete incerti vi proponiamo qui di seguito una tesi a favore di ciascun dolce. Dopo averle lette saprete quale posizione prendere. E soprattutto come risolvere l’imbarazzo della scelta fra queste due leccornie.

Perché le chiacchiere sono più buone delle frittelle

Quando un prodotto può essere definito di alta pasticceria? La risposta è quando riesce a soddisfare non solo il gusto e l’olfatto ma anche la vista. È impossibile non restare affascinati dal ricercato design delle chiacchiere. Possono presentarsi vestite da guerriere, perfettamente rettangolari e con i bordi dentellati, schierate sul vassoio in una formazione regolare come se fossero pronte per scendere in battaglia. Oppure avere la forma elegante e austera di un fiocco. O ancora quella di un delicato petalo di fiore. Non c’è limite alle sembianze che l’impasto di acqua e farina può assumere una volta che raggiunge le abili mani del pasticciere.

Ma dopo la vista arriva il momento dell’assaggio. È in questo istante che il gusto della chiacchiera viene esaltato dalla sua fragranza. Croccante, quanto piacere in questo suono e in questa sensazione!

I veri amanti delle chiacchere hanno perfezionato nel corso del tempo una speciale abilità: riuscire a morderle creando il minor numero di briciole. Sanno che il morso non deve essere mai aggressivo ma misurato. Il movimento dei denti deve accompagnare la sfoglia che si rompe mentre le labbra si muovono per catturarla con un bacio.

E una volta raggiunta la lingua la sfoglia, accompagnata da quel sottile velo di zucchero che la decora, compie la sua magia. I suoi semplici ingredienti si trasformano in quel sapore delizioso che ci fa subito desiderare un nuovo morso.

Perché le frittelle sono più buone delle chiacchiere

La pasticceria non è solo bellezza. Chi cita la perfezione delle spettacolari torte nuziali, delle Saint Honoré o della torta Delizia dovrebbe ricordare la bontà di dolci che hanno fatto un vanto del loro aspetto sgraziato. Pensate solo alle tentazioni che suscitano i brutti e buoni o una fetta di Sbrisolona. Come nella favola del brutto anatroccolo il protagonista si rivela uno splendido cigno, così la frittella è capace di affascinare chi non soffre di pregiudizi estetici.

Datele un morso e basterà già il suo soffice impasto zuccherato ad ammaliarvi per sempre. Ma se al suo interno troverete anche un ripieno allora avrete raggiunto il paradiso. Quante sorprese può nascondere una frittella: crema alla vaniglia, al cioccolato, al gianduia o allo zabaione. Oppure marmellate dai colori vivaci o, delizia delle delizie, della candida panna.

Chi ama le frittelle sa come mangiarle un boccone alla volta senza far cadere una sola goccia di ripieno. Ma anche se questo succede c’è il fascino della trasgressione di raccogliere col dito quel ciuffo di crema caduto sul piatto o magari persino sul tavolo. Un tesoro troppo prezioso per essere sprecato.

Post-scriptum

Se al termine di questa lettura non siete riusciti a decidere da che parte stare, fate come noi. Scegliete entrambe!