Ci sono tanti modi per giudicare la bontà di un miele. Gli intenditori ricorrono a un’approfondita analisi sensoriale: studiano il colore, tastano la densità fra le punte delle dita, sentono il profumo e infine lo assaggiano con la stessa concentrazione che un sommelier dedica a un vino d’annata.
I più razionali preferiscono un approccio scientifico. Senza portare il barattolo di miele in laboratorio è possibile accertarne la purezza con dei test casalinghi. Ad esempio per scoprire se è stato “tagliato” con sciroppo di zucchero possiamo versarne un cucchiaino in un bicchiere di acqua calda. Se si deposita sul fondo è puro, se invece si scioglie è stato adulterato. Un’altra prova consiste nel farne cadere una goccia su un foglio di carta assorbente. Se notiamo una macchia di umidità possiamo capire se è stato diluito con acqua.
Per la maggioranza dei consumatori il test di qualità consiste semplicemente nel mangiarlo su di una fetta di pane o dopo averlo aggiunto al latte o al caffè.
Ma noi Tagliafico quando scegliamo il miele da usare nei dolci della nostra pasticceria non lo giudichiamo solo in base al suo profumo, al sapore o alla densità. Infatti pretendiamo che sia stato prodotto con metodi biologici e nel pieno rispetto delle api.
In un precedente approfondimento abbiamo già spiegato come il miele non sia solo un ottimo dolcificante naturale ma abbia anche importanti proprietà benefiche. E’ ricco di antiossidanti, aiuta a controllare il livello glicemico, svolge un’azione antibatterica contrastando i batteri “cattivi” a vantaggio di quelli “buoni” ed è il più classico rimedio contro la tosse. Per mantenere queste proprietà gli apicoltori devono evitare l’impiego di fitofarmaci nei boschi o sulle colture dove le api cercano il nettare e di antibiotici nella lotta alle infestazioni che possono colpire le arnie.
Ma l’apicoltura biologica difende soprattutto quello che è uno degli anelli fondamentali dell’ecosistema mondiale. «Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita». E’ il lavoro delle api che mantiene in vita la flora del pianeta e quindi tutti gli esseri viventi. Solo impegnandoci nella loro protezione eviteremo che il monito lanciato da Albert Einstein diventi una tragica realtà.
Il miele biologico della Valle d’Aosta: una bontà che rispetta la natura
Qualità e tutela dell’ambiente sono i criteri che noi Tagliafico abbiamo sempre adottato nella scelta del miele usato come ingrediente nelle torte e nelle paste. Oggi questi stessi valori ci hanno ispirato nella scelta del miele biologico della Valle d’Aosta che abbiamo voluto offrire confezionato alla nostra clientela.
Il miele biologico valdostano viene lavorato ancora oggi con gli stessi antichi metodi artigianali degli scorsi secoli, che permettono di mantenerne inalterate tutte le caratteristiche nutrizionali e organolettiche. Per togliere le impurità viene filtrato e lasciato riposare pazientemente senza sottoporlo a drastici trattamenti termici.
Il suo gusto intenso e il profumo gradevole sono il risultato di un’apicoltura nomade. Questa pratica consiste nello spostare gli alveari in diversi ambienti alpini in modo che le api possano raccogliere il nettare e il polline da diverse specie floreali. Partendo dal fondovalle e salendo gradualmente di quota gli insetti si possono abituare senza traumi alle nuove altezze.
E’ fra i 2.000 e i 3.000 metri di quota dell'Alta Valle di Rhêmes che le api incontrano le fioriture tipiche della fascia subalpina e alpina. Fra i larici spunta infatti un sottobosco ricco di rododendri, trifogli alpini, artemisie, asteracee e gerani che apportano al miele millefiori di montagna quelle essenze nettarifere che donano risalto al suo colore e al suo gusto.
La genuinità di questo miele è provata dalla cristallizzazione che mostra successivamente alla raccolta. Anche se si è spinti a considerarne la fluidità come indice di qualità è proprio la formazione di cristalli di zucchero a provare che il miele non è stato sottoposto a lavorazioni industriali. Può essere consumato tranquillamente anche in questa forma ma chi preferisce riportarlo allo stato liquido non deve fare altro che scaldarlo a bagnomaria senza superare una temperatura di 45 gradi.
Il miele della Valle d’Aosta è disponibile in confezioni da 250 e 500 grammi. E’ un prodotto commercializzato dalla Cooperativa Miel du Val d’Aoste e tutelato dal Consorzio Apistico della Valle d’Aosta.