Il 19 marzo è la giornata nazionale delle zeppole di San Giuseppe, la squisite frittelle dedicate alla festa del papà e, naturalmente, a tutti coloro che si chiamano Giuseppe.
Ma anche se ti chiami con un altro nome e non hai ancora dei figli non perdere l’occasione di mangiare questa delizie. Perciò vieni alla Pasticceria Tagliafico di Genova e troverai frittelle farcite di crema pasticcera e frittelle ripiene di uvetta così delicate che le sentirai sciogliersi in bocca solo a vederle.
La leggenda delle zeppole di san Giuseppe
Oggi le zeppole più famose sono le caratteristiche ciambelle napoletane farcite di crema. In realtà questo nome comprende una grande varietà di dolci diversi per forma e ingredienti ma riuniti nella grande famiglia dei fritti.
Ma come è nato il legame fra le zeppole e la festa di san Giuseppe? Una leggenda racconta che due millenni fa a Nazareth, in Palestina, un venditore ambulante di frittelle avesse finito la legna per cucinare. Non avendo soldi chiese se qualcuno poteva regalargli anche pochi ramoscelli, quelli che gli servivano per iniziare a cuocere i suoi dolci. Ma nessuno volle aiutarlo. Era ormai rassegnato quando un falegname si fece avanti e gli offrì un sacco pieno di trucioli. Grazie ad essi non solo l’ambulante riuscì a friggere tutti i suoi dolciumi, ma scoprì che il loro sapore non era mai stato così delizioso. Non era nemmeno successo che tanti clienti si affollassero intorno alla sua bancarella, così che in poco tempo riuscì a vendere tutte le sue frittelle. Tutto questo grazie alla generosità di un falegname che si chiamava Giuseppe, padre di un bambino di nome Gesù e marito di una donna di nome Maria.
Sono leggende come queste che danno ai dolci quel sapore in più che li fanno entrare nel nostro cuore, oltre che nello stomaco.