I mostaccioli di Oristano, conosciuti anche col nome dialettale di mustazzolus o mustatzolus, sono un biscotto tipico sardo. Noi Tagliafico da oltre un secolo custodiamo e tramandiamo la migliore pasticceria tradizionale ligure, dal pandolce genovese ai biscotti del Lagaccio, ma allo stesso tempo amiamo scoprire le ricette dei dolci delle altre regioni italiane.
Per questa ragione oggi abbiamo scelto di parlarvi di questa specialità, nata nel Medioevo nella parte centro-occidentale della Sardegna ma ormai diffusa in tutta l’isola con molte varianti. Ma prima di tutto vogliamo chiarire che in cucina il termine mostacciolo rappresenta una forma a rombi, che come spiega Pellegrino Artusi nel suo manuale viene usata non solo per i dolci ma anche per la pasta. Non c’è da stupirsi quindi che molte regioni offrano prodotti con questo nome. In Calabria sono biscotti a base di anice chiamati anche nzuddi. In Sicilia troviamo i mustazzola di Missina preparati con vino cotto, noci e mandorle e i mustazzoli di Erice aromatizzati con chiodi di garofano e cannella. In Puglia i mustazzoli leccesi sono preparati con il cacao. Attualmente le pasticcerie possono offrirvi questi dolci in molte forme diverse, solitamente rotonda o quadrata, o nelle foggie più curiose, come quella di un pesce. Ma la loro forma originale è sempre stata quella romboidale.
Oltre che per la forma i mostaccioli di Oristano si distinguono per il caratteristico profumo di cannella, per la glassa che li ricopre e soprattutto per la straordinaria morbidezza, frutto di un processo di lievitazione dell’impasto che in certi casi può durare anche 20 giorni. Ma non spaventatevi. Già dopo due giorni di lievitazione potrete ottenere un impasto che resterà soffice a lungo. Un po’ di pazienza è quindi uno degli ingredienti di una ricetta molto semplice e facile che vi permetterà di preparare un dolce squisito adatto sia alla colazione che alla merenda.
Ingredienti e dosi per 40 mostaccioli
500 grammi di farina di grano duro
500 grammi di zucchero semolato
150 grammi di zucchero a velo
La scorza grattugiata di un limone biologico
Un cucchiaino di bicarbonato di sodio
Mezzo cucchiaino di cannella
30 grammi di lievito di birra o di lievito madre
Preparazione
Mescolate la farina, il lievito, lo zucchero semolato, il bicarbonato, la scorza del limone e la cannella con un po’ di acqua tiepida fino ad ottenere un impasto liscio e compatto.
Mettete l’impasto in una scodella, copritelo con uno straccio umido e lasciatelo riposare in un luogo fresco per due giorni.
Trascorso questo tempo stendetelo con il mattarello ottenendo uno strato dello spessore di circa 2 centimetri.
Con il coltello tagliate dei rombi lunghi 9 centimetri e larghi 8. Esistono anche degli stampi di metallo o di legno che vi permetteranno di ottenere una forma più regolare.
Disponete i mostaccioli su una teglia coperta di carta da forno e fateli cuocere in forno a 160 gradi per 15 minuti.
Mentre i dolci si raffreddano fate sciogliere lo zucchero a velo in poca acqua in modo da ottenere uno sciroppo denso che stenderete con un pennello su ogni mostacciolo formando una glassa. Calcolate che ci vorrà circa una mezz’ora prima che la glassa si asciughi.
Conservati in un contenitore ben chiuso questi dolci possono mantenere la propria fragranza per diversi giorni.