Anche se alcune fonti indicano che la veneziana sia un dolce natalizio milanese possiamo confermare che la sua nascita sia avvenuta proprio nella città lagunare.
In origine era la fugazza o fugassa, un dolce tipico delle festività pasquali e natalizie cucinato in casa mescolando burro, uova, miele e zucchero all’impasto del pane. Le famiglie più facoltose aggiungevano poi spezie come la cannella e i chiodi di garofano, che Venezia importava dall’oriente e che un tempo si trovavano in tutta la sua cucina, e la radice di giaggiolo, che conferiva al dolce un leggero profumo di violetta.
Ma la veneziana vera e propria nacque quando le pasticcerie rielaborarono questa pagnotta dolce rendendola più ricca ed elegante con una copertura di glassa di mandorle e granella di zucchero, diventata il suo tratto distintivo assieme alla tipica forma schiacciata.
Diversamente dal panettone, i cui ingredienti sono stabiliti da un rigido disciplinare, non esistono regole sulla sua preparazione e dipende dalle scelte dei singoli pasticceri aggiungere all’impasto mandorle, frutta secca o canditi singolarmente o mescolati fra loro.
È cambiata anche l’associazione di questo dolce alle festività, oggi consumato preferibilmente sotto capodanno.