Primo Campionato di pandolce genovese basso: il trionfo del sapore

24/112023
premiazione concorso pandolce

Il Campionato di pandolce genovese basso 2023 è l’omaggio ufficiale che Genova e i Genovesi hanno voluto rendere al loro dolce più simbolico.

Siamo felici di raccontare i dettagli della gara gastronomica sul pandolce genovese basso che si è svolta il 12 novembre 2023 per iniziativa di Confcommercio e Cna di Genova e con il patrocinio di Regione Liguria, Comune e Camera di Commercio di Genova.

Quattro vincitori…

Iniziamo dalla vincitrice. Il primo premio per il miglior pandolce basso è stato vinto da Elisa Vittoria Cevasco, studentessa che a 18 anni ha già dimostrato di avere un grande talento per la pasticceria. Il suo sogno è di diventare un giorno Maestra di Pasticceria e con questa vittoria ha compiuto un passo decisivo in questa direzione. Il segreto del suo successo è la perfezione con cui ha affrontato le regole severe della sfida. Ricordiamo ad esempio che una volta cotti i pandolci non dovevano pesare più di 550 grammi e meno di 450, pena la squalifica. Per restare dentro questi limiti non bastavano le bilance ma serviva un occhio esperto che Elisa e gli altri concorrenti hanno dimostrato di possedere.

Secondo premio alla quarantaquattrenne Tea Orizio, che durante la gara è stata affiancata dalla madre. Tea è una foodblogger che dal 2018 conduce un programma di cucina su Telenord e dal gennaio 2019 è presente su Giallozafferano con la pagina di ricette Allacciate il Grembiule. Tea non si presenta come una cuoca da Masterchef ma piuttosto come la vicina di casa che ti suggerisce piatti semplici e gustosi che persino i meno abili ai fornelli possono preparare in dieci minuti.

Terzo posto a pari merito per Albina Deiana e Francesco Maria Molinari. Premiare non tre ma quattro concorrenti dimostra l’alta qualità dei pandolci che sono stati cucinati.

Infine onore delle armi per la bisnonna Ilda Dante. Anche se non è salita sul podio Ilda ha conquistato pubblico e giuria con i suoi 98 anni, la carica di simpatia e la vitalità. Per lei, che da una vita prepara il pandolce in casa per figli e nipoti, questa è stata la prima volta che ha mostrato la sua abilità in pubblico. Ora che ha preso lo slancio si è detta pronta ad affrontare nuove gare gastronomiche in particolare nel campo del minestrone o della trippa, le sue specialità.

I vincitori riceveranno in premio attrezzature da cucina, strumenti preziosi che li aiuteranno in quella che per alcuni è già un’attività professionale e che per altri lo diventerà in un futuro, speriamo, molto vicino.

… e un grande successo per tutti

Il primo campionato di pandolce genovese basso è andato oltre le più ottimistiche aspettative attirando una grande folla di curiosi e di appassionati della buona cucina. Possiamo dire che tutti hanno potuto condividere oltre a una fetta di pandolce anche una parte di questo successo ottenuto grazie allo sforzo collettivo di tanti individui e associazioni.

Pensiamo ai 90 concorrenti, donne e uomini ciascuno con il proprio bagaglio di anni di età e di esperienza in cucina. Abbiamo visto l’impegno con cui hanno dosato gli ingredienti, li hanno impastati e hanno seguito la cottura del pandolce in forno. A loro vogliamo quindi riconoscere una medaglia virtuale per aver comunque raggiunto il traguardo di questa gara.

Ringraziamo poi ISCOT Liguria, il MOG, che ha messo a disposizione i laboratori e gli spazi indispensabili per lo svolgimento della manifestazionee l’Istituto Marco Polo che ha coinvolto i propri studenti nello svolgimento della gara.

Un grazie alla giuria tecnica, composta dai pasticceri dell’Associazione Pasticcerie FEPAG FIPE-CONFCOMMERCIO Genova e di CNA Liguria, e alla giuria pubblica, formata da giornalisti food bloggers e autorità cittadine. I giurati hanno affrontato con equilibrio il difficile compito di scegliere i pandolci che rispondevano meglio ai requisiti di profumo e fragranza, oltre naturalmente a quelli tecnici di forma e peso.

Le ultime parole vogliamo dedicarle a un protagonista della gara che nonostante il suo ruolo fondamentale si è comportato con modestia. Parliamo naturalmente del pandolce genovese basso.

Da secoli il pandolce rappresenta Genova e la sua antica tradizione gastronomica. Ma le emozioni che questa specialità dolciaria riesce a offrire ai sensi sono troppo grandi perché restino dentro ai confini della Superba o della Liguria. La speranza è che la notizia del nostro campionato arrivi lontano, nelle altre città e regioni italiane e magari anche oltre. Che la curiosità di tanti sia stuzzicata da questo dolce che profuma di frutta candita, uvetta e pinoli. E che questi bongustai decidano di scoprirlo. Per fortuna oggi non è più necessario percorrere centinaia o migliaia di chilometri per venire a Genova e assaggiarne una fetta ma basta un ordine via Internet.

Vi promettiamo che la sensazione provata al primo morso di pandolce non sarà piacere ma vero amore per quello che è l’orgoglio della pasticceria genovese.