E’ grazie al cioccolato al latte, assieme alle banche e agli orologi, che gli elvetici hanno fatto la loro fortuna. Da quando nel 1868 il maître chocolatier Daniel Peter ne inventò la formula la Svizzera ha sempre mantenuto il primato nella produzione di questa qualità. Curiosamente, la percentuale di cacao usata nelle tavolette è rimasta un mistero fino al 2000, quando è stata indicata per la prima volta sulle confezioni.
La denominazione più corretta sarebbe quella di cioccolato al latte in polvere. Questo ingrediente viene preferito non per ragioni di costo, ma perché l’acqua presente nel latte fresco porterebbe allo sviluppo di muffe.
Il contenuto minimo di cacao in polvere deve essere del 25%, a cui vengono aggiunti almeno il 14% di latte in polvere e un massimo del 55% di saccarosio.
Caratterizzato da un sapore più dolce e cremoso rispetto a quello fondente viene consumato prevalentemente sotto forma di cioccolatini, tavolette, uova o mousse.